RELIGIONI
LE GRANDI RELIGIONI del VIETNAM
La vita del popolo vietnamita è stata influenzata da
quattro grandi religioni e filosofie: il confucianesimo, il taoismo, il
buddhismo e il cristianesimo. Nel corso dei secoli, si è venuta a creare una
convergenza tra le prime tre religioni con le credenze popolari cinesi e con
l’antica tradizione del Paese, formando così il Tam Gao, ossia ‘triplice
religione. Il Cattolicesimo fu introdotto nel XVII° sec.
Ad oggi la percentuale di cattolici si aggira intorno
all’8-10% della popolazione.
In Vietnam è anche diffuso il Caodaismo (circa 2
milioni di fedeli), una setta fondata nel 1926 e che combina insieme i principi
filosofici e religiosi sia orientali che occidentali. Sono poi praticati da
molto, il culto degli antenati e quello dei “lari”, divinità protettrici della
casa e della famiglia. In ogni abitazione si trova infatti un altare per il loro
culto, nell’area più sacra della casa.
Da ognuna di queste religioni il popolo vietnamita ha tratto
dei tratti caratteristici della sua cultura: il culto degli antenati insegna il
dovere di comportarsi bene e restare fedeli ai valori trasmessi dagli avi. Il
buddismo ha dato importanza ad alcune virtù essenziali: pazienza, distacco,
tolleranza, non violenza e compassione. Dal confucianesimo arriva
l’ideale dell’uomo buono che si perfeziona di continuo nel rispetto dell’ordine
sociale in cui vive. Dal Taoismo hanno invece attinto la visione del
bene e del male. Il cristianesimo invece portò con sé la dottrina
dell’uguaglianza tra gli uomini e dell’amore del prossimo.
Caratteristiche della popolazione
La popolazione vietnamita per l’84% è formata da vietnamiti
(i Viet, o Kinh, suddivisi in sei gruppi principali: Karen, Hmong, Lahu, Mien,
Akha, Lisu) e per un 2% da cinesi; il resto della popolazione è composto da
minoranze Khmer, Cham (discendenti dell’antico regno di Champa, di cultura
indiana) e da un’altra cinquantina di gruppi etno-linguistici (anche conosciuti
come Montagnard, ossia “montanari”)
Il Confucianesimo, che era in origine più un sistema
di etica sociale e politica che una religione, ha assunto molti aspetti
religiosi. II Taoismo, all'inizio nel mondo contadino si è unito al buddismo
e molti suoi elementi sono divenuti parte integrante della religione popolare.
II Buddismo mahayana (che significa “del Nord”), proveniente dalla Cina,
è la religione predominante in Vietnam. Il Buddismo theravada (che
significa “del Sud”), è giunto in Vietnam direttamente dall'India. È
praticato soprattutto nella regione del Mekong, in particolare dai Khmer.
Il culto degli antenati, espressione rituale della pietà filiale (Hieu),
si sviluppò molto tempo prima che il Confucianesimo o il Buddismo fossero
importati nel paese, e qualcuno lo considera una “religione nella
religione”. Il culto degli antenati si fonda sulla credenza che l'anima
vive anche dopo la morte, divenendo protettrice dei suoi discendenti. Per
tradizione, i vietnamiti venerano e onorano regolarmente gli spiriti degli
antenati, quando vengono offerti sacrifici al protettore della famiglia e al
suo spirito.
L'Islam, praticato soprattutto dai Cham e Khmer, rappresenta lo 0,5%
della popolazione. II Protestantesimo, introdotto in Vietnam nel 1911,
ha circa 200.000 fedeli. È praticato soprattutto dai Montagnards (tribù dei
monti) che vivono nella regione degli Altipiani centrali, e recentemente, anche
da quelli degli Altipiani settentrionali.
I vietnamiti quando sono interrogati sulla religione praticata generalmente
rispondono che sono buddisti, ma nell'ambito della famiglia e dei doveri civici
seguono il Confucianesimo, mentre per quanto riguarda l'interpretazione della
natura e del cosmo sono maggiormente influenzati dal Taoismo.
La lingua vietnamita (kinh) è una lingua monosillabica e
tonale, un ibrido di idiomi mon-khmer, tai e cinesi. I vietnamiti hanno però
cambiato una buona percentuale di quelli che sono i termini principali della
loro lingua. Tutte le minoranze etniche hanno poi un loro particolare dialetto.
Alcune etnie vietnamite avevano poi sviluppato un proprio
sistema di scrittura, che poi si è poi perso con il passare del tempo. Quello
più usato nell’antichità, soprattutto nel commercio, nell’istruzione e nella
burocrazia, era l’han , fù utilizzato fino agli inizi del XX° secolo, dall’VIII°
secolo, parallelamente all’uso dell’han, i Vietnamiti svilupparono un proprio
sistema di scrittura, il nom, che usava gli ideogrammi cinesi per indicare
suoni del linguaggio vietnamita. La diffusione di questa scrittura segnò la
maturazione di una coscienza nazionale ed il successivo sviluppo di una vera e
propria letteratura vietnamita, di cui sono importanti esempi il poema epico
chiamato “de dat, de nuoc” dell’etnia Moung o il poema “xong chu xon
xao” dell’etnia Thai.
Le lingue straniere più conosciute sono il cinese (cantonese
e mandarino), il francese (eredità del passato dominio coloniale), l’inglese ed
il russo.
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